Reich, gli orgoni, la fisica quantistica e l’olismo
Wilelm Reich fu un grande scienziato e medico psicoanalista ma soprattutto un grande rivoluzionario, inventore e ideatore geniale. Nell’ultima parte della sua vita e carriera come scienziato e ricercatore arrivò a scoprire e descrivere una speciale energia: l’energia orgonica.
A conferma delle sue teorie su questa energia orgonica vi era la nuova scoperta della fisica quantistica: Einstein e Reich si conobbero e lavorarono insieme alle loro teorie. Purtroppo le loro strade si divisero presto e Reich continuò le proprie ricerche nonostante tutte le avversità e i pregiudizi che vi erano nei suoi confronti e di conseguenza sul suo lavoro.
Le scoperte di Reich erano così rivoluzionarie che lui e le sue opere finiro molto male: Reich fu arrestato e morì in carcere poco dopo essere stato imprigionato; l’attribuzione ufficiale della morte verrà addebitata ad un infarto cardiaco. Le sue opere furono bruciate tutte per ordinanza del giudice e le sue camere orgoniche distrutte. Aveva fatto l’errore di mettersi contro il sistema costituito ed in particolare contro gli ingenti interessi economici delle case farmaceutiche.
In anni recenti però le sue teorie sono state citate ed avallate da un eminente scenziato: Emilio Del Giudice.
Ecco cosa spiega Emilio Del Giudice in un seminario divulgativo sulla fisica quantistica citando anche il lavoro di Reich.
L’idea che una energia minima lavorasse in modo migliore di una “grande” era alla base dei suoi studi sugli orgoni, bastava trovare il modo di incanalare tale energia.
La fisica classica non riesce a spiegare il mondo biologico, non siamo un mondo di atomi separati poiché in queste condizioni la vita non esisterebbe poiché l’entropia sarebbe infinita.
La natura fisica prevede l’esistenza del vuoto quantistico ovvero un oggetto suscettibile di oscillazioni, una struttura dalla quale emergerà lo spazio tempo, un corpo non potrà mai essere isolato dal vuoto. La forma di interazione con il vuoto fa si che il corpo oscilli. Esiste il moto dal di fuori , la forza, ma esiste anche il moto “dal di dentro”.
Il mondo della forza prevede lo spazio tempo mentre il mondo della fase esiste al di fuori dello spazio tempo, ammette la sincronicità, ciò vuol dire che un corpo può risuonare con qualsiasi parte dell’universo sia esso un essere sulla costellazione di Andromeda che un tizio che ancora deve nascere. (Emilio Del Giudice, Istituto di fisica nucleare di Milano)
Se eccito il sistema muscolare nulla di questo si ripercuoterà sulle molecole del sistema, spariranno le sensazioni di rabbia ma il resto resterà invariato (…etc)
Reich abbandonò la vegetoterapia (sistema orizzontale) e scoprì l’orgone (sistema verticale) che era la partecipazione all’oscillazione dell’intero universo. Eva Reich, la figlia di Wilhelm Reich, scoprì il principio del minimo stimolo. Se questo minimo stimolo perdura per un certo tempo (piccolissimo livello di energia) una grande energia caotica viene sommata e produce una grande quantità di energia coerente.
L’organismo si sintonizza sull’oscillazione prodotta da quel minimo stimolo
Weber e Fechner due ricercatori e scienziati di fama mondiale enunciarono un principio fisiologico dell’organismo vivente: la risposta di un organismo ad uno stimolo è proporzionale al logaritmo di quello stimolo. In poche parole più piccolo è lo stimolo più grande sarà la risposta di quell’organismo.
Cosa c’entra con tutto questo l’olismo? L’olismo che deriva il proprio significato etimologico da “olos”, il tutto, l’intero, abbraccia questo principio del quale è portavoce anche la concezione della medicina cinese ed orientale in genere. In occidente però abbiamo dovuto arrivarci attraverso la ricerca scientifica: le scoperte della fisica quantistica infatti aprono la strada a tale concetto dove tutto è interconnesso, dove il tempo in una certa dimensione non esiste, dove si può coniugare l’esperienza artistica con la ricerca scientifica, dove il confine tra anima e materia sensibile, tra pensiero/intenzione ed effetti visibili sull’universo percepito tendono a scomparire e lasciano il posto ad un mondo dove solo la sintonia delle parti col tutto può essere concepita come condizione di completa felicità umana.
L’esperienza artistica è il risuonare di un soggetto con un oggetto (Shelling)
